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Un sito web è uno strumento prezioso sempre, se vendi o meno al suo interno. Questo perchè un sito genera traffico e quel traffico è rappresentato da persone che per qualche motivo (e in qualche modo) vi sono atterrate, dimostrando quindi un interesse più o meno direttamente. Il remarketing serve proprio per ottimizzare tutto il traffico veicolato sul tuo sito per trasformarlo in clientela attiva
Avere una strategia che comprenda attività in grado di “inseguire” gli utenti che sono passati su un sito, ma che non hanno portato a termine l’azione desiderata e quindi non hanno generato la conversione è importante per ottimizzare gli sforzi fatti per ottenerla. Infatti, di solito la maggior parte degli utenti alla ricerca di prodotti o servizi che finisce su un sito web tentenna nel finalizzare l’acquisto, abbandona il carrello o dopo qualche secondo chiude la finestra. Anche se non possiamo sapere con certezza per quale motivo ciascun utente non converte, possiamo tentare di farlo con il remarketing.
Grazie al remarketing infatti un’azienda può recuperare con gli utenti una relazione commerciale che per qualche motivo non è mai partita o si era interrotta, ma soprattutto può tentare di finalizzare l’obiettivo di business, che sia l’acquisto di un prodotto o servizio, la compilazione di un form o semplicemente la richiesta di un preventivo.
Le attività di remarketing e retargeting possono avere gli stessi obiettivi, ma sono due strategie completamente diverse: il retargeting è più incentrato sugli annunci (Google Ads, Google Display e Facebook Ads), mentre il Remarketing è più incentrato su campagne di Email Marketing.
Entrambi hanno un obiettivo comune, ovvero cercare di raggiungere un bacino di utenti che è già entrato in qualche modo in contatto con la propria azienda o con i prodotti/servizi che essa offre, allo scopo di migliorare il tasso di conversione.
Il Remarketing riguarda campagne email indirizzate verso utenti di cui, ovviamente, conosci almeno l'indirizzo email. Utilizzare l’email remarketing significa quindi inviare un messaggio di posta elettronica diretto al cliente, per cercare di coinvolgerlo e convincerlo a trasformare le proprie intenzioni in azioni concrete. Un esempio? Le email di recupero carrello.
Le attività di remarketing si rivolgono dunque a clienti già fidelizzati, di cui conosci le principali informazioni e abitudini e fanno parte del tuo database clienti. Potresti fare delle campagne mirate per invitarli di nuovo a comprare da te.
Il Retargeting invece funziona grazie ai cookie e permette a tutti gli inserzionisti di entrare nuovamente in contatto con un pubblico che si era già mostrato interessato alla loro offerta, avendo già navigato il sito. Gli annunci di retargeting sono diversi dai normali banner pubblicitari perchè si rivolgono specificamente ai visitatori del tuo sito e alle lead del tuo database.
Ci sono due tipologie di retargeting:
Entrambe le strategie possono essere automatizzate - il retargeting può essere gestito attraverso Google Ads e nel tool di e-mail marketing puoi attivare degli automatismi che seguono il customer journey dei clienti.
Il Retargeting consente di attirare nuovi lead sulla base degli utenti che hanno visitato il tuo sito e/o le tue campagne attive. Chi è atterrato sul tuo ecommerce, in una pagina prodotto ad esempio, può essere raggiunto, successivamente al suo “abbandono”, da banner display su altri siti che andrà a visitare successivamente.
Questo è possibile grazie ai cookie: una volta che un utente accede al tuo sito web, un cookie viene installato nel suo browser e da quel momento siete collegati da un filo invisibile (e anonimo) che ti permette di attivare una serie di sponsorizzazioni che verranno visualizzate esclusivamente da quell'utente.
In buona sostanza, non hai subito il contatto del tuo cliente ma puoi fare in modo che questo ti arrivi in virtù di una serie di pubblicità che gli ricorderanno del prodotto o servizio che non ha comprato. Non ancora.
In tal senso possiamo dire che il retargeting è uno strumento per attrarre lead.
Il Remarketing, sopratutto se nella forma delle email, è un ottimo strumento per spingere le vendite di chi ha già lasciato il proprio contatto e ha già acquistato o meno i tuoi prodotti. Infatti, ecco degli esempi di remarketing che possono spingere le vendite.
In tutte queste casistiche, puoi raggiungere degli utenti che hanno lasciato il proprio contatto (perchè iscritti al tuo store, che abbiano acquistato o meno) per spingere direttamente la vendita.
Retargeting e Remarketing sono entrambe efficaci e se utilizzate insieme possono risultare un’ottima strategia per migliorare il marketing della tua azienda e aumentare i profitti. Richiedono però pianificazione e la conoscenza degli strumenti che vengono impiegati per garantire la massima resa.
Le attività che ne fanno parte, infatti, vanno inserite in business plan oppure contestualizzate in base a ciò che l’azienda sta già facendo. Questo è compito di un Ecommerce Manager, un professionista che sa individuare gli strumenti giusti per ogni realtà di business.
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