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L’epidemia di coronavirus Covid-19 che ha colpito l’Italia ha avuto conseguenze importanti sulle abitudini quotidiane dell’intera popolazione: le limitazioni imposte per contenere la diffusione del virus, la necessità del distanziamento sociale e la paura del contagio hanno portato a cambiare anche e soprattutto il sistema di fare acquisti. Se infatti per buona parte delle persone, la normalità era rappresentata dall’acquisto offline (in piccoli negozi o nelle catene della grande distribuzione), la necessità evitare i contatti e la chiusura per decreto di molte delle attività di distribuzione al dettaglio ha spostato l’attenzione del consumatore sulle vendite online. E non stiamo parlando solo di una “semplice” crescita dell’ecommerce, ma di un nuovo modo di “fare la spesa”.
La crescita degli acquisti online è stato un trend costante degli ultimi anni, ma l’arrivo del coronavirus ha fatto impennare il giro d’affari in un intervallo di tempo brevissimo (si parla di una crescita a tripla cifra). Rimanere chiusi in casa infatti non ha spento la voglia di acquistare ma solamente modificato i sistemi per farlo. Non potendosi muoversi dalla propria città (e spesso dalla propria casa) ha fatto sì che l’unico modo per procurarsi tutta una serie di prodotti (pensiamo solo alla cancelleria, diventato un bene prezioso per gli studenti che devono seguire le lezioni online) sia diventato l’ecommerce.
E dalla necessità il cliente “novizio” è arrivato a scoprire i pregi di questo sistema di acquisto: la grande disponibilità di scelta, la possibilità di cogliere sconti anche importanti, partendo comunque da un prezzo spesso inferiore a quello praticato nel negozio, la comodità di poter fare acquisti in qualsiasi momento della giornata, hanno sorpreso il cliente “vecchia scuola”. La semplicità dei sistemi di vendita è stata sicuramente un’altra piacevole scoperta: infatti sempre più venditori hanno creato siti di vendita online user-friendly, in grado di essere utilizzati anche da chi (per esempio le persone più anziane) non hanno una particolare dimestichezza con gli strumenti informatici. Anche i consumatori più preoccupati della sicurezza delle transazioni sono riusciti a vincere le loro paure, da una parte per la necessità di proteggersi la propria salute dal coronavirus e dall’altra grazie ai moderni sistemi di sicurezza implementati.
Ma ciò che sorprende di più non è solo l’aumento del numero dei nuovi clienti, ma anche alle tipologie di beni acquistati: proprio in questo si può la vera “rivoluzione copernicana” delle vendite online in Italia.
Il dato che impressiona maggiormente è la crescita di un settore dell'ecommerce che fino a questo momento era stato una sorta di “cenerentola”: il settore del food.
Perché, se il consumatore medio aveva l’abitudine di fare la spesa alimentare vedendo e “toccando con mano” i prodotti da portare in tavola, il rischio per la salute e le difficoltà di spostamento hanno costretto molte persone a cambiare questa abitudine e ad affidarsi agli acquisti online: quasi tutte le grandi catene della GDO si sono trovate di fronte a un incremento degli accessi (prima dalle zone più colpite dall’epidemia di Coronavirus, poi dal resto del paese) e a un conseguente aumento degli ordini.
Questa crescita, assolutamente inaspettata, ha generato alcuni problemi, prima di funzionalità delle piattaforme poi di organizzazione logistica, che sembrano ormai risolti grazie a una migliore organizzazione e a un aumento delle forze in campo per gestire questo settore.
E anche in questo caso i clienti che prima erano i più difficilmente raggiungibili, come le persone anziane, si stanno dimostrando i maggiori fruitori di questi servizi, che permettono di evitare rischi ma soprattutto di organizzare al meglio la spesa, spesso senza nessun aggravio di costi.
Difficile fare previsioni sulla durata della crisi ingenerata dal coronavirus: quello che è certo è che il cambiamento nelle abitudini di acquisto, con la crescita delle vendite online, è probabilmente destinato a mantenersi stabile. Molti clienti infatti, dopo avere apprezzato i vantaggi di questo sistema di acquisto probabilmente continueranno a utilizzarlo anche terminata l’emergenza. Questo significherà una costante crescita della domanda che dovrà essere accompagnata da un miglioramento complessivo dell’offerta in tutti i suoi aspetti (gestione delle piattaforme, sistemi di pagamento, logistica): una sfida impegnativa, su cui bisogna giocare d’anticipo, per non rischiare di trovarsi superati dalla concorrenza.
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