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In Google Shopping i costi da mettere a budget sono di due tipi: quelli per la gestione (in termini di tempo se ad occuparsene è una risorsa interna all’azienda e di costo se invece viene delegata ad una figura esterna) e quelli per Google (ovvero il budget da allocare alla campagna). Non ci sono importi “miracolosi” o cifre valide per tutti gli ecommerce perchè le campagne su Google Ads funzionano in modo specifico per ogni realtà.
Come fare campagne Google Ads per ecommerce
Capita quindi che, un’azienda con solamente poche centinaia di euro da allocare su Google Shopping, riesca ad ottenere risultati maggiori rispetto a un’azienda che invece investe più di 1000 euro al mese. L’errore sta nell’ottimizzazione errata della campagna, dovuta all’inesperienza e/o incompetenza di chi se ne occupa.
Non dimentichiamoci infatti che Google Ads ha un funzionamento specifico e diverso rispetto alle Ads sui social media e una stessa figura potrebbe non riuscire a gestire tutti questi canali. Google Shopping, poi, per funzionare, ha bisogno di conoscenze specifiche su questo tipo di campagna, che nel budget può essere gestita manualmente oppure in modo automatico da Google.
Google Shopping è un tipo di campagna di Google Ads che è in grado di dare una grande visibilità ad un ecommerce, dal momento che consente, dopo una ricerca, di far apparire nella query i prodotti di uno store online in prima posizione, con blocchi a scorrimento.
Google Shopping: come funziona
Con l'offerta basata sul costo per clic (CPC) paghi solo per i clic sui tuoi annunci. In pratica imposti un CPC massimo che equivale all'importo, appunto, massimo che sei disposto a pagare per un clic sul tuo annuncio (a meno che non imposti gli aggiustamenti delle offerte o utilizzi il CPC ottimizzato). Il tuo CPC max rappresenta l'importo massimo che ti verrà addebitato per un clic, ma spesso pagherai un importo inferiore, in alcuni casi addirittura molto inferiore. L'importo finale che viene effettivamente addebitato per un clic è noto come CPC effettivo.
Essendo Google Shopping basato su un sistema di aste pagherai solamente l'importo minimo necessario per posizionare il tuo annuncio sopra quello dell'inserzionista immediatamente precedente al tuo, che spesso sarà inferiore alla tua offerta massima.
Quindi non pagherai nulla se nessuno cliccherà sull'annuncio, ma ovviamente non è auspicabile, visto che l'obiettivo è proprio quello di portare traffico sulle pagine prodotto!
In Google Ads hai la possibilità di inserire manualmente il costo per click del prodotto o farlo fare direttamente a Google con una campagna Smart Shopping. Le cosiddette campagne Shopping "intelligenti" ti consentono di semplificare la gestione della campagna, massimizzare il valore delle conversioni e ampliare la copertura. Questo sottotipo di campagna utilizza le offerte automatiche e il posizionamento dell'annuncio per promuovere i tuoi prodotti e la tua attività sulle reti.
L'offerta è automatica: Google automatizza il posizionamento e le offerte per ogni annuncio nelle tue campagne Shopping intelligenti per massimizzare il valore di conversione nei limiti del tuo budget.
Il consiglio però è quello di partire da una campagna shopping standard, idealmente attraverso una strategia di offerta manuale, con l’obiettivo di arrivare a generare un sostenuto numero di conversioni al giorno per almeno un mese. Questo periodo ti permette di valutare l’efficacia del listino, dei parametri forniti al feed di dati, dei prezzi rispetto alla concorrenza e far capire anche a Google chi sono i tuoi clienti e come si muovono.
Solo allora avrà senso introdurre, anche in forma esclusiva, una campagna shopping intelligente che impiegherà appunto queste informazioni e lo storico campagne per gestire in autonomia gli annunci shopping in Google e in remarketing in rete display.
A causa dei danni che il Covid-19 ha causato al settore retail, Google ha deciso di rendere il servizio di Google Shopping gratuito: in pratica le aziende possono vendere i propri prodotti online senza costi aggiuntivi. Gli acquirenti hanno maggiore scelta all’interno della sezione shopping di Google e gli inserzionisti maggiore visibilità, potendo affiancare questa soluzione gratuita alle inserzioni a pagamento.
Tuttavia per la maggior parte dei merchant il solo traffico proveniente dalle inserzioni gratuite è insufficiente. Del resto, sulla scheda Shopping le inserzioni più in vista sono quelle a pagamento. Infatti la fila di risultati in cima alla pagina è composta interamente da annunci di prodotto sponsorizzati, mentre quelli gratuiti iniziano più in basso.
Molto spesso le persone temono che un concorrente possa cliccare molte volte sopra il vostro annuncio per farvi sprecare budget. Google ha creato sistemi in grado di rilevare i click invalidi o fraudolenti fatti proprio per far sprecare budget.
La maggior parte delle volte il tutto accade a tua insaputa. Mediante la tecnica del click fraud, infatti, i truffatori generano falsi clic su banner, inserzioni e link affiliati presenti nei siti Web con l’intento di manipolare le campagne di advertising online a danno degli inserzionisti. In pratica i click fraudolenti diretti sugli annunci pubblicitari vengono generati da bot che vanno a cliccare la campagna per scaricare completamente il credito, senza che l’azienda si accorga di nulla.
Tuttavia, grazie ai sistemi avanzati di Google, i clic non validi come quelli provenienti dallo stesso indirizzo IP o quelli che generati da attività sospette vengono rilevati nella tua campagna pubblicitaria e rimborsati automaticamente.
Ovviamente i sistemi di Goolge non sono accurati al 100%. Preventivamente devi sempre controllare personalmente le tue campagne attive utilizzando anche software esterni alla piattaforma.
Se vuoi investire in Google Shopping i costi possono oscillare da poche centinaia di euro a diverse migliaia di euro. Non è detto che un investimento alto porti ad un rendimento maggiore, perchè a fare la differenza è la capacità di ottimizzare il budget facendo le scelte migliori per il tuo ecommerce e i tuoi prodotti. Questo vuol dire che Google Shopping non è per tutti, ma solo per chi sa ricavare il massimo rendimento con lo sforzo minore possibile.
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